#CUCINACREATIVA

IL TEMPO DELLA PAUSA PRANZO:

PERCHÉ È IMPORTANTE FERMARSI E COME FARLO

COME RITAGLIARSI E DEDICARSI UN MOMENTO PER MANGIARE,
E PERCHÉ È IMPORTANTE. COME RIMEDIARE SE NON SI RIESCE,
ORGANIZZANDO MEGLIO I PASTI E LE GIORNATE DI LAVORO.

Quante volte, mentre si lavora, si finisce per saltare il pranzo oppure per consumarlo davanti al computer, tra una mail e l’altra?

Questo problema sembra essersi diffuso ancora di più nei lunghi mesi di lockdown, quando quasi tutti siamo stati costretti a lavorare da casa.

La mancanza di separazione tra tempo/spazio di lavoro e di vita quotidiana è stata avvertita da molti, in particolare da chi era meno avvezzo allo smartworking, come rivelato da una recente indagine svolta da LinkedIn.

Le pause, al contrario, sono fondamentali per lavorare meglio: ecco 4 consigli per farle e migliorare così la produttività nel lavoro.

Analizza la tua giornata

Sicuramente scontiamo una cultura lavorativa che premia la presenza a ogni costo, e quindi anche a casa tendiamo a lavorare “a oltranza”, restando sempre connessi.

Se analizziamo le nostre giornate, però, ci rendiamo conto facilmente che la produttività non è costante ma segue flussi più o meno intensi a seconda dei momenti.

La prima cosa da fare, quindi, è analizzare il nostro modo di lavorare e capire come ci sentiamo durante la giornata. Anche calcolare il nostro cronotipo – un pattern biologico che influenza la produttività nei diversi orari – può essere un valido aiuto. Così si può scoprire se si è più attivi la mattina o il pomeriggio, e qual è il momento migliore per fare pause – comprese quelle per mangiare – durante il giorno.

Oltre alla pausa pranzo, prevedi anche pause per gli spuntini: invece che lasciare che il glucosio si esaurisca verso l’ora di pranzo, per molte persone funziona bene mangiare una piccola porzione di cibo sano a metà mattina (e a metà pomeriggio).

Nella Dispensa Classica trovi ad esempio una varietà di snack come i biscotti con gocce di Cioccolato, la Merenda Biscotto e Cioccolato e i Plumcake Sì con Riso, oltre alle risette 100% riso e ai crackers con farina integrale Sì con Riso. Basta un Pomodoro!

Non stiamo (ancora) parlando di ricette: mi riferisco invece alla Pomodoro Technique, una famosa tecnica che sfrutta il potere rigenerante delle pause brevi – abbinate ad alcune più lunghe – per migliorare la produttività sul lavoro (il nome deriva dal fatto che il suo inventore l’ha sperimentata inizialmente con un timer da cucina, a forma di pomodoro).

Ecco come funziona: lavori per 25 minuti senza distrazioni e interruzioni (non in multitasking!), dopo di che fai una pausa di 5 minuti. Ripeti questo schema per 4 volte e poi fai una pausa più lunga (20 o 30 minuti). Funziona!

Fai vere pause

La pausa deve essere davvero uno stacco dal lavoro: possibilmente, niente schermi né device (soprattutto mentre si mangia!). Meglio concedersi due passi o qualche esercizio per sgranchirsi le gambe e la schiena, guardare fuori dalla finestra, bere un bicchiere d’acqua (spesso lavorando ce ne dimentichiamo) o fare uno spuntino salutare. Magari puoi assemblare il pranzo che consumerai più avanti nella giornata, in modo da arrivarci consapevolmente e non in preda ai morsi della fame.

La Dispensa Classica, con la sua varietà di prodotti, può aiutarti a pianificare una pausa pranzo varia e gustosa: al suo interno trovi, oltre agli snack, i più classici risi (ORO Classico, Carnaroli, Arborio, Basmati), i Risotti ai porcini e milanese, due vellutate e quattro prodotti Dietidea. Non c’è che l’imbarazzo della scelta!

Se riusciamo a imporci questa disciplina delle pause, così come siamo disciplinati nel lavoro, riusciremo a ricaricarci davvero e a lavorare con maggiore slancio ed energia.

Mangiare bene per lavorare meglio

Quello che mangiamo ha un impatto diretto non solo sulla salute e sul benessere, ma anche sulle performance cognitive: mangiare bene può davvero fare la differenza per la nostra mente, migliorando la concentrazione, l’attenzione, le capacità di problem solving e la creatività.

La pausa pranzo dovrebbe quindi durare almeno 30 minuti, prevedendo una ventina di minuti per il pasto in sé. Mangiare in fretta è davvero una cattiva abitudine: sia per la digestione sia perché, alla lunga, ci porta a mangiare di più, dal momento che si altera il senso di sazietà. Naturalmente, è sempre meglio scegliere piatti veloci ma leggeri, soprattutto in questa stagione calda: una Vellutosa che può essere servita fredda con crostini di pane, quenelle di ricotta ed erbe fresche, condita con un filo d’olio e scorza di lime. Oppure si può optare per un timballo di riso freddo, anche monoporzione, realizzato con riso ORO Classico, piselli e crema di zucchine.

Buona pausa!

#DISPENSACLASSICA

Attenzione alla corretta conservazione 

La verdura e la frutta possono essere conservate fuori frigo se consumate subito, oppure in frigo all’interno di sacchetti di carta: nel caso della lattuga è bene posizionare all’interno anche un foglio di carta da cucina, così da assorbire l’umidità ed evitare marciumi.

Tutti gli alimenti cotti, invece, andrebbero conservati in contenitori ermetici. Prova a chiedere al proprietario di casa se ce ne sono in dotazione, e in caso contrario valuta se portarne qualcuno da casa. Sono davvero utili per conservare gli avanzi e trasportarli in spiaggia o durante una gita!

Riutilizzare con creatività

Anche in cucina mi piace parlare di riuso creativo: gli ingredienti che abbiamo già cucinato per usarli in altre preparazioni possono essere la base di partenza per ottimi piatti dolci e salati. 

Il riso già cotto, che magari abbiamo utilizzato come base per insalate fresche, si presta benissimo a questo uso. Di fatto, io ne preparo sempre un po’ di più proprio per questo motivo! 

Possiamo creare, ad esempio, delle frittelle di riso Insalate Integrali 10 minuti con verdura, Gruviera e uova, da intingere in una salsa allo yogurt. Oppure un dolce morbido e cremoso, perfetto per la merenda, come la torta di riso alle mandorle, arricchita con scorza di limone e spezie rinfrescanti. Per questo scopo è perfetto il riso ORO insalate 10 minuti. Insomma: non chiamiamoli avanzi, si offenderebbero!

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